Episodio #5 del progetto di storytelling fotografico #humansofgold.
Una foto, una persona, una storia.
Qui trovate l’episodio precedente.
Ma adesso la nostra nuova storia, signore e signori: Silvia Marina(30).
Una Geisha e i suoi dubbi.
Mi chiamo Silvia Marina. Mi ritengo una persona con un equilibrio decentemente bipolare. Già nel mio doppio nome, divisa tra boschi e mare, verde e blu, sono sì radicata nella concretezza e nella mia amata terra del sole, ma al tempo stesso dotata dell’istinto di scorrere via verso pacifici guizzi di penombra, guidata da Luna e Acqua.
“L’acqua si scava la strada attraverso la pietra e, quando è intrappolata, l’acqua si crea un nuovo varco”.
Citazione da Memorie di una Geisha, libro-film con cui ho un’unione di spirito filo-nipponico.
Essere un segno di terra con ascendente d’acqua (pur votandomi alla razionalità, credo che l’astrologia non sia proprio un’opinione) equivale un po’ a sentirsi come il letto di un fiume e il fiume stesso, braccia salde che accolgono e movimento verso una foce di libertà.
Insomma, amo i contrasti e i contrasti sono parte di me.
Tutto questo va bene, finché non ritrovo questa tensione all’esterno da me.
Nella pratica, come qualunque giovane italiano che abbia dedicato finora la propria vita a collezionare titoli di studio sul CV, adesso si materializza di fronte a me un classico bivio: Italia o estero, ovviamente.
Terra nota, visi noti, calore noto, con piccola prospettiva nota OPPURE una terra ignota nordica, ma vagheggiata proprio perché ignota, volti ancora ignoti, calore da trovare e, annessa, meno piccola prospettiva?
L’acqua non vuole indecisione, vorrebbe defluire verso un punto deciso di approdo, allagare una casa sua, dare vita a creature acquatiche… insomma mare, non oceano!
E ogni tanto penso a come sarebbe essere trasportata lì, nel posto riservato a me, da una corrente gentile e complice. Anche se non dobbiamo mai aspettarci la felicità.
Sempre citando Memorie di una Geisha:
“Lei si dipinge il viso per nascondere il viso; i suoi occhi sono acqua profonda”.