Emotional Report dell’isola più free del Mediterraneo
Sono le sette del mattino, arrivo in aereoporto: è già caldo! Mi trasportano in albergo…Pa durante il tragitto faccio fatica a tenere gli occhi aperti (erano 23 ore che ero sveglia) ma la curiosità è tanta e non riesco a non guardarmi in giro: palme, dune, grosse costruzioni, il mare, lo Space, signorine tirate a lucido con tacchi e minigonne, maschietti in costume ed infradito…
Entro in albergo: la prima persona che punto è una “miss” che sembra Pamelona Anderson: due tette enormi con una canottiera che gliele copre appena, un pareo minuscolo di rete e dei tacchi improbabili sui quali non riuscirei a camminare nemmeno con anni di esercizio…!!!
É così: free!
Era solo l’inizio ma già quello che mi avevano raccontato amiche che già erano state sull’isola si stava palesando ai miei occhi!
Libertà più assoluta: di essere, fare, vestirsi come si vuole, quando si vuole, dove si vuole. I confini estetici non esistono, le “mode” non esistono, i “trend” stagionali ai quali tanti stanno dietro non esitono. O meglio, estiste tutto: insieme, mescolato, allegramente combinato come più piace!
Sulle spiaggie vendono micro-bikini, orecchini di piume, collane di legno; nei negozi shorts in vinile, stivali con tacchi altissimi, vestitini di seta, orecchini di plastica, culotte di velo, abiti frangiati, mollette con teschi. Pop e freak si fondono, notte e giorno si alternano, uomini e donne si confondono… tranquillamente!
É incredibile e allo stesso tempo “normale” che tutto sia lecito, che nessuno punta il dito su niente, che nessuno si sconvolga: dal nudismo sulle spiaggie, alle “cubiste” nude in discoteca, ai trans super colorati, ai gay piumati, ai violinisti che accompagnano dj, house singer in live alle 11 di mattina, reduci di rave che bevono whiski sorridendo sulla spiaggia, gente che fa sesso in calette alla luce del sole, allegre famiglie che fanno pic-nic in spiaggia…
Stravolgere e stravolgersi, recuperare se stessi, la propria libertà, il contatto con la natura, sentirsi vivi.
Tiro un respiro di sollievo e mi sento leggera, libera…
É così: free!
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