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Stigmăta: La tradizione del tatuaggio in Italia



Event Date: 29/03

Dalle immagini della mummia di Ötzi, ad oggi il primo essere umano tatuato e ritrovato sulle nostre Alpi, alle innumerevoli immagini religiose cristiane che si incrociano con la ricchezza produttiva del nostro artigianato, fino al linguaggio malavitoso e alle tradizioni legate all’arma da taglio bianca, la storia del tatuaggio in Italia è un percorso sorprendente, che mescola sacro e profano.

Stigmăta” vuole essere un’occasione unica per scoprire una serie di opere, oggetti e tradizioni che non sono ancora state raccontate nell’ottica di un vero e proprio patrimonio culturale nazionale.

La mostra, si aprirà il 29 Marzo a Bologna presso il Museo Civico Medievale con una conferenza che ha come titolo “L’origine del Marchio”. Due relatori d’eccezione come Nicolaj Lilin e Danilo Rossi Lajolo di Cossano, il primo autore del romanzo Educazione Siberiana, il secondo – ricercatore e studioso delle tradizioni italiane del coltello e del bastone, fino ad arrivare al Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” Università di Torino – i quali introdurranno i temi salienti dell’esposizione, analizzando i tatuaggi ritualistici legati alle onorate società della vita e della malavita italiana dall’800 ai primi del‘900 fino a quelli della criminalità siberiana/russa, oltre agli aspetti e le caratteristiche che simboleggiano i gradi, i ruoli e la vita nei bassifondi dell’ex Unione Sovietica.

In più, il visitatore potrà entrare in contatto con la cultura del tatuaggio attraverso foto, strumenti e stampe provenienti dalle collezioni private dello stesso Danilo Rossi Lajolo di Cossano, Tattoo Museo Fercioni e dall’Art Tattoo Studio di Marco Pisa.

Tre sono i temi della tradizione del tatuaggio in Italia che verranno approfonditi largamente in Stigmăta:

1. Il tatuaggio degli artigiani
Nel vecchio Testamento, Caino, dopo che ebbe ucciso Abele, fu cacciato da Dio e marchiato in fronte con un Thao in modo che fosse riconosciuto e non ucciso. Caino, costretto a lavorare, divenne il protettore degli artigiani che in sua memoria si tatuano da secoli il simbolo del proprio mestiere.

2. Il tatuaggio religioso dei cristiani e dei pellegrini
Il tatuaggio religioso cristiano risale ai tempi delle persecuzioni durante l’Impero Romano ed è continuato in modo particolare tra i Copti e i pellegrini di Loreto. Per questi il dolore fisico costituiva un sacrificio dedicato a Dio e una prova indelebile dell’avvenuto pellegrinaggio.

3. Il tatuaggio dei criminali
La storia del tatuaggio di origine criminale viene raccontata principalmente attraverso il materiale di ricerca e catalogazione compiuto da Cesare Lombroso e conservato, ma non esposto, presso il Museo di Antropologia “Cesare Lombroso”, Università di Torino.
Un prezioso contributo è dato anche dalla collezione privata di Danilo Rossi Lajolo di Cossano, che contribuirà alla mostra con libri e oggetti che testimoniano una lunga e articolata tradizione .

La mostra che ripercorre tutta la storia del tatuaggio tratterà questi temi partendo dalle origini, scavando fino ad un passato che ha radici molto lontane, raccontando ciò attraverso per l’appunto il corpo di Ötzi e i suoi 61 tatuaggi: saranno infatti i simboli della Mummia del Similaun ad aprire il percorso con un’esposizione fotografica ad essa dedicata. I materiali sono messi a disposizione dal Museo Antropologico dell’Alto Adige di Bolzano.

Qualche approfondimento inoltre riguardo la conferenza di inaugurazione:

“L’origine del Marchio”
di Danilo Rossi Lajolo di Cossano, Nicolaj Lilin

Argomenti trattati:

I tatuaggi ritualistici legati alle onorate società della Vita e Malavita Italiana dall’800 ai primi del ‘900, con attenta analisi dei padri fondatori dell’atavismo Lombrosiano con riferimenti al Di Blasio e Mirabella, gli aspetti dominanti all’interno delle carceri, il loro significato occulto, i rituali di grado.

Relatore: Danilo Rossi Lajolo di Cossano
(Maestro ricercatore Tradizione Italiana / scrittore)

I tatuaggi della Criminalità Siberiana/Russa, gli aspetti e le caratteristiche che simboleggiano i gradi i ruoli e la vita nei bassifondi dell’ex Unione Sovietica.
Gli aspetti dualistici di due differenti culture con un sistema similare di appartenenza alla criminalità di un tempo, gli aspetti di Vita e Malavita.

Relatore: Nicolaj Lilin
(Scrittore/Cultore del tatuaggio criminale Siberiano)

Riassumendo…

Stigmăta – La tradizione del tatuaggio in Italia
Inaugurazione: Mercoledì 29 Marzo 2017 – ore 18.00 – Museo Civico Medievale, Via Manzoni 4, Bologna
Per info: tel. 051 2193916 / 2193930

La mostra sarà visibile poi fino al 30 Aprile 2017.

Orari di apertura:
Martedì-venerdì: 9.00-15.00
Sabato, domenica e festivi infrasettimanali: 10.00-18.30
Chiuso: lunedì (feriali)
Ingresso: euro 5,00 intero – euro 3,00 ridotto

Il costo del biglietto prevede l’ingresso a tutto il museo.

La mostra è organizzata dall’Associazione STIGMATA e si tiene in collaborazione con Istituzione Bologna Musei/Musei Civici D’Arte Antica e la Tattoo Expò Bologna che si svolgerà nei giorni 31 marzo e 1-2 aprile presso l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno.

Evento fb: Qui