Il punto della situazione
Sfuggevole nonche’ estemporaneo esternarsi di persona coinvolta nei fatti,
reiterate riflessioni di persona addetta agli atti.
Piatti saporiti ben agliati, pigliàti bene=soddisfatti.
Da quando la mia mente ha trovato nel rap una forma di espressione capace di soddisfarla, qualsiasi fosse lo stato d’animo in cui si trovasse, la scoperta dell’esistenza di livelli successivi a cui era possibile portare questa ricerca, ha sempre suscitato in me fortissima energia rigenerante, fosse essa frutto di esperienze personali o di un semplice contatto diretto o indiretto con realta’ esterne piu’ o meno consolidate.
Nel rap a Firenze, al contrario di quello che possiamo affermare per il writing ed il breaking, la cosiddetta scuola che ha creato i presupposti dagli anni ottanta ai novanta per la crescita e lo sviluppo di uno stile particolare per le maggiori citta’ italiane non è mai esistita.
Ci furono gli M.D.S. composti da Shino aka dj Shinjin, Kein (Nerds, Krc), Kef (Nerds. Krc) e dj Deft Key che per primi realizzarono uno stile propriamente qualificabile come “originale fiorentino” ma che videro presto futuro in diversi percorsi, sicuramente troppo stretti negli ambienti e gli stilemi del tipico reppettaro (odioso!).
Con loro ho capito la dimensione a cui appartenevo in quanto ragazzetto italiano intortato per ‘ste storie (esserlo nel ’95 era un tantinello diverso da oggi), a parlare come mangi senza atteggiamenti del cazzo e come mai preferivo i Beasty Boys a Tupac (senza che gli appassionati me ne vogliano ma credo di aver reso l’ idea).
Dopodiche’ una serie di uscite discografiche durante quello che a detta di molti è il periodo d’ oro del rap, italiano o meno, ha fornito a me come altri, la giusta base per un evoluzione che si basasse su canoni differenti dall’ apparenza da duro, da fighetto o dal compromesso (e conio un termine) musically correct, ma purtroppo non è certo cio’ che a tutt’oggi va per la maggiore.
Questa notte siamo stati ad una serata come tante ma il gruppo di apertura erano i Canti in Asociale, un gruppo di Pescara con nove album autoprodotti all’attivo che difficilmente vi piaceranno poiche’ piu’ che underground stanno proprio nel nucleo del pianeta, dove esplosioni laviche e implosioni jazz destrutturate da interferenze della provincia abruzzese sbriciolano ogni diamante finto al collo dei molti wanna be pimps e smontano tutte gli atteggiamenti dei pischelli filo gangsta pagliaccio con la barba finta.
Dove il primo ospite è uno che si chiama Clementino, uno che ho conosciuto al contest Gusto Dopa dove oltre ad arrivare in finale con Ramtzu, entrai in contatto con rappers che avevano le stesse mie intuizioni metriche e coi quali ho potuto confrontarmi.
Una serata come tante, dove lui cantava con Paura, due generazioni della stessa citta’ insieme, uno che ogni pezzo che usciva era un viaggio in una direzione verso la quale mai nessuno ancora era andato. Quello che guarda caso ha fatto del rap col Danno dei Colle der Fomento che allo stesso modo e nello stesso periodo ha innalzato il livello del rap con ogni singola strofa. Il tutto orchestrato ai piatti da Dj Baro!
Ogni qualvolta mi trovo a sudare per promuovere eventi di questo tipo, lo faccio per trovare onde simili a quelle che mi hanno fatto iniziare,
sono rappresentanti di diversi stadi del rap ma ognuno di essi è caratterizzato da qualcosa che non c’entra con le stronzatelle che fanno tanto clamore oggi. Ed è lo stesso qualcosa che spinge il nuovo a discostarsi dalla massa o ad elevarsi ogni giorno, il navigato a continuare sulla sua via e non perdersi d’animo e me a ritrovarmi un’altra volta a sacrificare tempo alla sala prove a favore degli sbattimenti per la serata.
Supporters di ogni tipo: non fate si che il rap di plastica abbia la meglio, che i vostri pregiudizi ostacolino le vostre orecchie e che valga il detto “nemo pofeta in patria”.
Il mese di Novembre dietro la nostra consolle sono passati Alik, Dre love, John Type e Tommy Toome e per la programmazione di Dicembre avremo anche Alibu, Danno e Craim.
Riproporremo le serate per gli mc’s, i dj’s e i breakers, per cui venite e fate vedere di che pasta siete fatti e ricordatevi che il posto lo fa la gente che lo frequenta, quindi voi!!!!
Qui la puntata di “Doppia H” con tutti gli ospiti della serata.
Qui la galleria fotografica.
Foto di Nuri Rashid
Millelemmi