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Jim



copertina

Jamie Lidell – Jim – Warp

Devo dire che il bianchissimo Jamie Lidell mi ha spiazzato al primo ascolto di questo suo nuovo lavoro Jim…. certo il produttore ci aveva abituato anche nei lavori precedenti a contaminazioni Funk e Soul ma sempre con una spiccata abilita’ a mescolare il tutto con beats e programmazioni elettroniche proprie di uno dei migliori musicisti europei contemporanei.

In questo caso invece si ascolta un vero e proprio album di funk, soul ma non in versioni moderne come molti artisti adesso riprongono e rivisitano… qua sembra proprio di essere catapultati a cavallo fra i ’60 e i ’70; a cominciare da come suonano le canzoni, molto vintage, e poi la stesura, il modo di cantare e l’atmosfera generale che ci riporta in
piena eta’ Motown e Stax.

Lo stile e le influenze subito riconoscibili non son certo quelle di ingegneri dell’elettronica di casa Warp bensi’ di artisti altrettanto immortali e “analogici” come per esempio su tutti Stevie Wonder, Curtis Mayfiled e una certa scanzonatura di Sly And The Family Stone.

All’inizio ero un po’ contrariato perche’ mi aspettavo tutt’altro ma dopo un po’ di ascolti ripetuti mi son convinto che e’ veramente un gran lavoro… uno dei dischi piu’ belli di musica “nera” degli ultimi anni (.. anche se so che fa strano visto il produttore completamente immerso nella vita elettronica berlinese..).

Consigliatissimo a tutti senza pregiudizi: agli amanti dei vecchi lavori di Jamie Lidell e anche ovviamente a chi ama la musica nera sopracitata.
Brani consigliati: “Another Day“(sorprendentemente Stevie Wonder e anche un po’ Marvin Gaye), “Little Bit Of Feel Good” (una ballad incredibile da far rabbrividire Amp Fiddler) e la piu’ personale “Out Of My System”.