Ho scoperto Metallo & Cemento qualche mese fa.
Il progetto, che come canali di diffusione ha il magazine cartaceo e alcuni canali web, racconta e documenta parte della scena Hip Hop italiana e, proprio recentemente, ha pubblicato il cartaceo di “Metallo & Cemento Vol. 2”.
Il volume precedente, il primo, è uscito a Giugno 2021. In quell’occasione ho avuto la possibilità di scambiare qualche parola con Carlos, fondatore e cavallo trainante dell’intero progetto, che mi e ci ha raccontato un po’ quali sono state le basi del progetto e quali sono stati i bisogni che lo hanno spinto a crearlo.
Qualche giorno fa, a distanza di pochi mesi dal primo, il volume 2 è arrivato.
Al suo interno possiamo trovare parecchie interviste: Inoki, DSA Commando, Alby di WAG, Senk CMS, Roen, Trust e nientemeno che il famigerato Cope2; poi gli special su Zagom, Daste, le illustrazioni di Negrito e una sezione dedicata alla memoria e al ricordo di Leos.
Anche questa volta ho scritto a Carlos, che mi ha risposto subito, raccontandomi alcune cose sul nuovo numero e togliendomi alcune curiosità su Metallo & Cemento.
Ciao Carlos! Bentornato su Goldworld!
Ci siamo sentiti qualche mese fa, in occasione dell’uscita del primo numero del magazine (Link articolo), ora siamo di nuovo qui all’uscita del secondo volume.
Da allora sono successe parecchie cose, ti va di raccontarci cosa è successo negli ultimi mesi?
Dall’uscita del volume 1 di Metallo & Cemento sono successe molte cose.
La prima e fondamentale è stata la proiezione del documentario di Metallo & Cemento.
Nel dover organizzare tutto da solo ho conosciuto molti professionisti. All’inizio, forse per la mia “umile umiltà”, potevo sembrare un pazzo a cui non dare retta, però quello che conta quando vuoi far crescere un progetto non sono i vestiti o le pose, ma i risultati. La proiezione è stata un successo.
Un’altra cosa figa è stata conoscere Robin di persona, poi sono stato invitato da Esa aka El Prez a fare un banchetto con cui vendere le mie fanze del volume 1 a una serata al Leoncavallo durante il concerto dei DSA Commando, li ho conosciuti di persona a fine concerto e ho capito subito che erano delle persone alla mano e con cui avrei potuto fare due chiacchiere e intervistarli. Sono riuscito a parlare con Cope2. Ho conosciuto Filippo Palazzo, proprietario dell’etichetta Asian Fake, che mi ha aiutato e presentato Inoki, anche lui persona alla mano e mega real.
Il 24 Novembre scorso è morto un mio carissimo amico, che avrei dovuto intervistare all’interno del volume 2.
Per ricordarlo, e per pubblicare quelle foto che avevamo scelto insieme a casa sua, ho scritto due righe io e poi ho intervistato la sorella e il padre, che ringrazio moltissimo. La jam del 30 Gennaio è stata dedicata a lui, utilizzando una colorazione presa da un suo vecchio pezzo.
Come è stato realizzare il primo Documentario di Metallo & Cemento e come sono state le proiezioni dal vivo? Noti un interesse anche dall’esterno del settore oppure sono soprattutto quelli legati all’Hip Hop e al Writing che sono interessati a questo tipo di materiale?
La realizzazione del documentario è stata molto semplice e immediata, non ci sono stati problemi tecnici sia per il montaggio che nelle riprese; perché, come al solito, “Chi fa per sé fa per tre”, ma nella mia zona, come a Quarto, diciamo “Chi fa per sé fa per quattro”.
Il progetto ha catturato l’attenzione di molte persone esterne a questa cultura ed è anche stato d’ispirazione per altri creatori di contenuti.
Sicuramente lanciare un nuovo progetto non è semplice, ma non lo è neanche continuare a lavorare ogni giorno in quella direzione.
Come è stata la realizzazione di questo nuovo volume? Mi spiego meglio, avendo già pubblicato il primo volume, questa cosa ha aiutato in qualche modo con la seconda pubblicazione?
La mia vita non è mai stata semplice, forse per questo non cerco mai le strade più semplici, anzi al contrario.
Sicuramente essere entrato in questa scena cosi istintivamente e senza quelle pose mi ha presentato come una persona reale, che fa tutto questo non per diventare ricco e famoso ma come una persona che dentro di sé sente l’obbligo di spingere questa cultura per cercare di tenerla viva il più possibile.
Arriviamo a Metallo & Cemento 2.
Cope2 in copertina e all’interno, poi Inoki, Alby di Wag, i DSA Commando e molti altri. Ti va di raccontarci qualcosa in più riguardo questo nuovo numero?
Il volume 2 è l’evoluzione del volume 1.
Nel volume 2 ci sono più artisti conosciuti e questo crea molto interesse. Quello che cerco è far parlare la persona, non il personaggio; perché, alla fine, siamo tutti persone comuni e mortali con delle paure ed esperienze diverse. Evidenziare questo mi piace molto.
Anche questa nuova pubblicazione è stata lanciata con una jam a Milano.
Una jam che ha visto una notevole partecipazione e che è stata dedicata alla memoria di Leos.
Questa volta è stato tutto più in grande. Eravamo il doppio di persone a dipingere, circa 130 writers, grandi, piccini, femmine e maschi tutti insieme allo stesso livello! Il giorno della jam sono volate via 200 copie del volume 2, questa cosa mi ha fatto pensare: “Cazzo, forse ho esagerato!”.
Però, come al solito, non sono mai contento e ho voglia di esagerare ancor di più. Sento molto la competizione ed ho voglia di fare un passo in avanti a ogni pubblicazione, per cui aspettatevi sempre qualcosa di nuovo e fresco!
Come è stata per te quella giornata? E cosa ha significato vedere così tanta partecipazione a un progetto a cui stai lavorando con così tanto impegno e, in questo caso, anche nel ricordare un caro amico scomparso.
La giornata è stata pienissima, ma il vero sbattimento è iniziato il giorno prima, alle 10 di mattina.
Ero lì al parco, da solo, con quattro tolle di vernice che mi aveva portato e lasciato il mio amico Epol; che non è potuto restare ad aiutarmi a imbiancare tutto quanto perché era in after e stava per andare a dormire. Meno male sono venuti alcuni amici ad aiutarmi e tutti insieme abbiamo imbiancato i muri dove il giorno dopo dovevamo pittare. Abbiamo finito di imbiancare alle nove di sera!
Il giorno della jam è stato molto bello, ho visto molta gente interessata e molti che mi hanno fatto i complimenti per quello che avevo creato. È stato fighissimo. Sono riuscito a gestire tutto quanto senza problemi ed era una bellissima giornata.
Ringrazio molto i miei amici che mi hanno aiutato quel giorno, e soprattutto Carlos e Angelo di Block Stage che hanno portato il suono nel parco. Tutto questo è dedicato al mio amico Leone aka Leos!
Chi ti segue ha notato sicuramente quanto sei attivo. Non sono molte le realtà che riescono a combinare molti media differenti per la diffusione del proprio progetto: Instagram, il Magazine cartaceo, il Canale YouTube, ma soprattutto le Jam, particolare che apprezzo maggiormente.
Come sta reagendo il pubblico? Oggi che magari i social fanno sembrare tutto così semplice e scontato.
Sono sempre attivo, dormo poco e non mi piace dormire. Penso a chi non c’è più e non voglio sprecare neanche un giorno della mia vita. Bisogna fare e non parlare, perché tanto prima o poi un attimo per il relax lo troveremo.
La pagina Instagram è cresciuta moltissimo, a volte qualcuno riesce a vedere i like e non ci crede che quella pagina con 300 followers sia cresciuta così, però questa è la realtà.
La cosa più figa è stata per me creare una jam con location segreta. Questa cosa mi ha messo in contatto con tutti quelli che volevano partecipare e conoscere la location. Ho risposto a tutti e tutte io personalmente, e questo è stato molto apprezzato. Ancora una volta ho collegato tutto, il cartaceo, Instagram e YouTube e le mail con cui ho un rapporto diretto con tutti i miei amici e supporter.
Il progetto è nato e si sta sviluppando a Milano, ma, come la Jam ha dimostrato, ha avuto eco anche in altre città e regioni. Hai già avuto occasione di presentare il progetto fuori Lombardia?
Non sono state realizzate jam fuori dalla Lombardia però le fanze sono arrivate in Olanda, Francia, Spagna e adesso stanno viaggiando verso New York.
Tra non molto inizierò a organizzare una jam a Roma o Bologna grazie al supporto di amici della Old School, però ancora non posso svelare nulla.
Domanda di rito: dove possiamo trovare la nuova copia (ma magari anche la scorsa) di Metallo & Cemento?
“Metallo & Cemento 2” è disponibile da:
- WAG Milano: Via De Amicis 28 Milano (M2 S.Ambrogio)
- Astrofat: Piazza Bande Nere 9 Milano (M1 Bande Nere)
- Spectrum: Via Felice Casati 29 – 20124 Milano (MI)
- Vetra Recicli: Corso Manusardi 3 MIlano
- Bull Shit: Via Cinquantenario 6/A – 24044 Dalmine (Lombardia)
- The Graffiti Bench: Via del Borgo di San Pietro 32A – 40126 Bologna, Emilia-Romagna (BO)
- Wholecarz: Via Enrico Toti 29 – 63074 San Benedetto del Tronto (AP)
E poi sicuramente arriverà anche in altri street shop!!