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Il concorso 2.0 del Comune di Firenze



Scrivo su questo spazio dall’estero, e ieri mattina mi sono imbattuta su una notizia riguardo alla mia città, Firenze. Scopro che il Sindaco ha postato una news on line sharata presto da molti, e considerata un’idea innovativa. Penso immediatamente di comunicare la cosa alla persone nel campo creativo che conosco, allora corro a leggere il bando, che fin da subito mi colpisce per imprecisione. Si cerca un brand per Firenze, trascrivo un pezzo tratto dal sito del Comune:

Il cuore stilizzato di New York, la sirenetta di Copenhagen, quell’I amsterdam che ci fa sentire subito olandesi, il richiamo all’immagine della torre Eiffel che spunta sotto la scritta ‘Paris’. Ogni grande città ha un proprio brand, un simbolo di riconoscimento che la caratterizza agli occhi del mondo. Presto anche Firenze avrà il suo brand. Il Comune ha lanciato oggi un contest internazionale on line per trovare un logo innovativo che caratterizzi per il futuro la città. Da oggi e fino al 14 ottobre, data di scadenza del contest, chiunque, designer, creativi, artisti, singoli o società, potranno farsi avanti e provare a inventare la loro idea di Firenze. L’approccio scelto dal Comune di Firenze è completamente originale: anziché rivolgersi a un’agenzia di comunicazione o fare una selezione tradizionale, ha preferito affidarsi a una sorta di concorso 2.0 sul web così da rendere la partecipazione il più possibile democratica, facile e trasparente.

Anzitutto pare che cerchino un LOGO e non un brand come afferma chi scrive. In secondo luogo la domanda che sorge spontanea alle persone normali, forse anche a qualche straniero che un minimo Firenze la conosce, è: e tutti i simboli e la ricca iconografia legata al nome di Firenze? (Qualcuno su FB a Renzi dice: un ci s’aveva í giglio?). L’identity del brand Firenze non si è già definito sufficientemente nei secoli? No, dicono dal Comune, perchè

Il brand non dovrà quindi essere semplicemente una rivisitazione dei classici simboli cittadini, dal Giglio al David alla Cupola del Brunelleschi, ma dovrà anche richiamare la vocazione contemporanea della città con riferimenti all’innovazione, alla bellezza, al dinamismo, alla produttività e all’internazionalità

Ed infine termino di leggere la pagina

‘Firenze non è un brand ma avrà un brand – ha spiegato il sindaco Matteo Renzi, che ha presentato l’iniziativa insieme a Silvia Mion, responsabile sales e marketing di Zooppa Italia, e Luca Bedin, direttore generale di Wolskwagen Group Firenze

E dunque capisco che Audi sponsorizza il progetto con un premio e la cosa mi piace sempre di meno. A quel punto inizio a chiedermi quale sia l’originalità del tutto. Si parla di una gara di creatività con un premio sponsorizzato, mentre Zooppa pare che sia un sito dove chi propone le proprie idee perde i diritti su di esse. Dunque mi domando e dico: è questo il modo migliore per scoprire i talenti più meritevoli? A quel punto la voglia di condividere la notizia con le tante teste valide che conosco si tramuta in leggero fastidio, e più sento e leggo pareri e più mi convinco che vale la pena guardare attentamente a quello che ne sará della proposta su zooppa.com perché come al solito quando si tratta di politica, il gusto per il bello e la decenza si perdono per strada.