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90° Rappuso #8 La partita perfetta



Me lo sentivo ragazzi, tanto che, io che non gioco mai nemmeno a tombola per Natale, sabato sono entrato in un’agenzia di scommesse ed ho puntato 10 euro sulla Fiorentina vincente. Una prova di fiducia verso la squadra, vuoi per la legge dei grandi numeri, vuoi perchè la ruota prima o poi deve girare o, semplicemente, perchè le parole di Borja Valero e Giuseppe Rossi in settimana mi avevano fatto capire che davvero poteva essere l’anno buono. Abbiamo sofferto, siamo andati sotto di 2 gol ed è stato come rivedere il solito vecchio film dell’orrore che ci vuole sempre sconfitti dall’odiatissima strisciata. Ci hanno preso in giro scimmiottando Batistuta dopo i gol, mentre Conte mimava un direttore d’orchestra ogni volta che lo stadio intonava un coro contro di lui, illuso di essere tutelato da una manifesta superiorità sul campo dei suoi. Ma poi arriva Pepito, calcio di rigore sotto una Fiesole stipata, batte Buffon, raccoglie il pallone dalla rete e corre verso il centrocampo incitando lo stadio. La Fiorentina c’è, ce la possiamo fare. Il quarto d’ora che segue è pura magia, è una rimonta epica, commovente e simbolica, qualcosa che è difficile anche riuscire a descrivere a parole ma che rimarrà nella storia come i ragazzi che l’hanno conqiustata. Certe cose non hanno prezzo, ma già che ci sono torno all’agenzia di scommesse a riscuotere la mia vincita per pagare da bere ai miei amici viola. Perchè a volte basta davvero crederci fino alla fine.