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ODIA I NAZISTI DELL’ILLINOIS
ARTS

Melissa P



Regia di Luca Guadagnino
Italia 2005

Locandina del film

Il fior fiore delle menti dei giovani produttori italiani ed è subito merda!!! Eccoli qua Francesca Neri e Claudio Amendola a presentare questa corbelleria prima tutta letteraria ( Ah! ) e poi cinematografica ( come no). Screzi a parte tra i produttori e Melissa Panariello, che grazie a 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire è riuscita ad acquistare in contanti un super attico a Roma oltre che a diventare milionaria, sui vari tagli apportati all’OPERA originale, il film definito pruriginoso ( ? ) aspirava a raccontare in maniera ridotta i primi sbalzi ormonali di una giovane quindicenne. Melissa giovane fanciulla vergine dalle cosce grassocce viene definita l’unica scopabile dal bello della scuola. Esce quindi con lui che la deflora subito e lei ferita decide di usare l’attrazione che esercita sugli uomini per vendicarsi. Si vendica così elargendo fellatio a più non posso: al bello della scuola dal sedere brufoloso ma con vista mare, all’amico del bello della scuola, all’amico dell’amico del bello della scuola e così via riuscendo a finire in orge orripilanti di pseudo voyeurismo dove non si vede nulla ma di sicuro niente altro è lasciato all’immaginazione. Melissa organizza i suoi appuntamenti via sms, via chat con un uomo che la frusta e la picchia dopo che lei si concia da pagliaccetto erotico (?) con tanto di parrucca e reggicalze neri. In questo via vai di piselli sullo sfondo della vita di Melissa troviamo l’amica grassoccia, la nonna spirito ribelle che le tramanda il rituale dei 100 colpi di spazzola, la madre assente che scopre della figlia solo quando legge per caso il suo diario porcellone.
La scena catartica in cui Melissa dopo aver scoperto l’amore vero fatto di sentimenti col compagno bocciato, in una festa orgiastica liceale si lancia nel vuoto e finisce a mare a me ha ricordato tanto l’ultima immagine di Noi ragazzi dello zoo di Berlino. Peccato che nel film non ci sia giustificazione alcuna alla drammaticità del gesto. Comunque per farla breve un altro miserabile film italiano e la mia ira cresce perché ci sono due donne tra le firme importanti. Melissa Panariello sopravvalutata da tutti nelle sue scarsissime doti di scrittrice e di creativa ( se aspirava al titolo di miss reginetta fellatio dovrebbe sviluppare più fantasia e meno senso della volgarità a volte potrebbe essere più stimolante), e Francesca Neri che ha incarnato Carne tremula, l’espressione massima e suprema secondo me della sensualità. Nelle scene che lei ha interpretato tutto era visibile e l’eccitazione palpabile sulla pelle di ognuno di noi. Nel film che ha prodotto credetemi prevale il disgusto.
Stendendo un velo pietoso spero che nessuno di voi si imbatta mai in tale porcheria.