Scopri l'universo
espanso di Gold
Gold enterprise
Goldworld Logo
PROUDLY MADE IN ITALY WITH LOVE
LOCAL HEROES

Piena Consapevolezza



 

Nel caso non siate a conoscenza del nostro pirata preferito, un vero bucaniere della doppia h, vi rimando all’intervista introduttiva redatta ormai un paio di anni fa, che potete trovare qua. E allez l’OM, sa va sans dire. https://goldworld.it/17799/local-heroes/zatarra-il-pirata/

Qui invece discorreremo sul suo ultimo lavoro, uscito in free download per i tipi di Blaster Firm, “Piena consapevolezza”.

“La piena consapevolezza non è sinonimo di maturità. E’ semplicemente un metro di paragone che mostra quello che hai costruito fino ad oggi, rendendoti ancora più consapevole su quello che potrai dare in futuro. Il titolo, tra l’altro, non l’ho dato io ma è stata un’idea di Massi di Blaster Firm che, quando ascoltò il disco la prima volta, se ne uscì con questo nome. Non mi ritengo un grande rapper però l’idea di riuscire a comunicare qualcosa alle persone, come a Massi ad esempio, mi ha fatto piacere e così ho deciso di tenere quel titolo. Il nome originario avrebbe dovuto essere “surreale”: anche la copertina avrebbe dovuto essere diversa, quella attuale è opera di Giovanni Bittacchioli un grafico di Città di Castello. Una roba un po’ alla De Chirico.”

“Mi ha fatto davvero piacere poter avere sul mio disco gente di questo livello. Cominciamo dalla parte marsigliese del disco quindi, in primis, Dj Djel della Fonky Family che conobbi al Boumqueur studio su in Francia e col quale ho avuto il piacere di poter condividere il palco qualche mese fa a Milano.  Da quell’esperienza nasce anche il contatto con Kalash l’Afro, anche lui presente sul mio disco. Sempre da Marsiglia, ma questa volta ti parlo di quella che è la nuova scuola, troviamo Napo e Adiksion. Sul versante produzioni c’è questo marsigliese, 13002: la sua identità al momento è un mistero ed io non voglio svelare il segreto. Almeno per adesso.”

“In Italia, invece, non potevo non collaborare con Amir perché c’è un rapporto di amicizia oltre che lavorativo. Ceasar, che produce un pezzo, l’ho conosciuto tramite Amir. La strumentale di quel pezzo invece è opera di Jack the smoker. Uscirà il video di questo pezzo, che è “Capopopolo”  e ne uscirà anche un altro per  “Un’altra tassa” anche se su quello, purtroppo, siamo un po’ in ritardo. C’è Dj Fede, che produce i beat per “Couillons”, brano in due parti, per dar seguito alla collaborazione che facemmo assieme sul disco degli ATPC.  Già che ci sono, ti anticipo che a breve uscirà una terza parte del brano che avrà come ospite Kiave.  Poi ci sono le collaborazioni con le persone che in qualche modo mi “contornano” quindi la Valentina, ovvero Vale Voice che è una ragazza qui di Siena che consiglio a tutti di seguire, una persona con la quale amo lavorare. Poi c’è Tizzy Al che è un ragazzo togolese e, ovviamente, Echo2k.”

“Il disco segue in qualche modo l’EP “Casa mia” un esperimento completamente in francese che misi su coi ragazzi della Boumqueur per capire anche l’effetto che avrebbe avuto sui francesi l’ascolto di questo italiano che rappava nella loro lingua. Il feedback è stato positivo, l’accento italiano piace. Perché ci sono tanti ragazzi a Marsiglia, di origine italiana, che “giocano” un po’ su questo fattore, ti parlo di ragazzi, rapper, che si fanno le foto con le scatole della pasta Barilla. Quello è considerato “gangsta”. “Piena Consapevolezza” comunque è figlio di quel momento, un periodo nel quale mi sentivo bene con la musica. Avevo superato certe “invidie”. Non che ne avessimo mai sofferto troppo, sono una persona umile, parto dal basso e mi godo quel che riesco a costruire. Questo disco è quello che mi fa stare meglio, rispetto a tutti gli altri: ho superato la fase “barricadero” in cui ero incazzato e ce l’avevo con tutti. Mi girano sempre le palle, se ho da dire le cose le dico, ma è bene ragionare per combattere il sistema non solo essere reazionari a prescindere. E’ più utile fermarsi a ragionare per capire come costruire qualcosa che sia all’altezza di controbattere quello che non va. All’interno del disco il brano che sento più mio è “Slow down” che, non a caso, ho inserito come bonus track. C’è un bel featuring con Sean Divine, un ragazzo che sta a Los Angeles di origini inglesi che firma anche la produzione. Concludo ringraziando tutti quelli che mi supportano e mi sopportano.”